Ciro Barile (1926-2016) è stato uno dei calciatori ischitani di maggiore talento del secondo dopoguerra. Stando alle cronache, uno dei migliori della storia isclana. Ala sinistra estremamente veloce, elegante, abile nel cross, ma anche implacabile bomber e regista dai piedi buoni, nel 47-48 debutta con l’AS Ischia nel campionato di Prima Divisione Campana. Nella stagione successiva segue Filippo Ferrandino alla Gioiese: nonostante la retrocessione in Prima Divisione dei calabresi, sono tante le soddisfazioni per Barile, che in 13 presenze realizza ben 9 reti nell’allora Promozione (equivalente alla vecchia C2).

Ischia 59-60: Barile è il primo calciatore in piedi. Alla sua destra Filippo Ferrandino
Ciro Barile è il primo calciatore in piedi a sinistra, al fianco dell’allenatore Filippo Ferrandino

L’anno successivo torna in Campania e viene ingaggiato dalla Casertana, con contratto sottoscritto il 14 settembre 1949. Otto giorni dopo succede qualcosa di inaspettato: arriva una lettera datata 6 settembre a firma, addirittura, del Milan, capitanato allora dal leggendario attaccante Gunnar Nordahl.

I rossoneri – che quell’anno arriveranno secondi in Serie A – chiedono a Barile di recarsi in Lombardia per una prova tecnica: specificano, però, che è possibile parteciparvi solo se il calciatore è libero da impegno verso altre società, così da poterlo tesserare subito. Il dramma sportivo è tutto qui: Barile è già occupato con la Casertana e il Milan non vuole aprire una trattativa con i campani. Insomma, come spiega Pietro Ferrandino ne “La Storia degli sports isolani”, «l’occasione della vita sfumata per un ritardo postale».

Ciro Barile, gli anni con la Casertana e il ritorno a Ischia

Il giocatore non demorde e si rende protagonista di un ottimo campionato a Caserta, confermandosi tra i migliori talenti ischitani: meno reti (4 in 21 presenze), ma la grande soddisfazione della Promozione in Serie C. La categoria superiore, siamo nella stagione 50-51, non spaventa Barile: la squadra arriva quarta in classifica, l’ala isolana sigla addirittura 22 reti in 33 partite.

Il calciatore si impone tra i migliori interpreti del panorama campano, come dimostrano le cronache del tempo, che mettono in evidenza la grande velocità e le doti tecniche dell’isolano, tra sforbiciate, rovesciate e colpi di tacco: «Barile, un giovane davvero promettente» (Corriere dello Sport, marzo 51); «Irresistibile fuga di Barile» (Giornale Sportivo dell’aprile 51); «Il più insidioso tra gli attaccanti casertani, quel Barile che indubbiamente farà molto parlare di sé». (Corriere dello Sport, maggio 51).

Barile al fianco di LupoliNelle stagioni successive l’ala isolana e la Casertana conoscono una flessione evidente, anche a causa dei problemi societari che condizionano i falchetti in quegli anni: nel 51-52 l’ischitano realizza 6 reti in 31 partite (solo le prime quattro rimangono in C, la squadra arriva nona e scende in Serie D), 2 reti in 8 presenze nel 52-53 (retrocessione in Promozione). Meglio nel 53-54, con 6 gol in 15 partite e promozione in Serie D (coincisa con l’arrivo del Direttore Carlo Manzi). Proprio in quest’ultima annata Barile si rende protagonista del successo dei falchetti per 1-5 sul campo dell’amata Ischia: in quell’occasione è autore di due reti e di un’ottima prestazione.

La stagione successiva torna proprio a Ischia: primo quinquennio da assoluto protagonista, poi le apparizioni calano di anno in anno. Nonostante l’età avanzata giocherà per gli isolani fino al 1963-64.

Gli anni da allenatore: la storica vittoria con l’Ischia

Nel luglio del 1961 inizia la sua carriera da allenatore, ricoprendo – proprio come fece Filippo Ferrandino – il ruolo di giocatore e “Mister” (per tre anni). La vera soddisfazione, però, arriva dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, quando nel 64-65 porta l’Ischia per la prima volta in Serie D. Lascia i colori del cuore da vincente, ma ritorna sulla panchina isolana nella stagione 1975-76, in un momento difficile, alla luce di un’annata iniziata sotto i peggiori auspici (classica crisi societaria di fine estate). Alla 20esima giornata, al termine della sconfitta contro la Palmese, Barile si dimette: quella sarà l’ultima volta sulla panchina ischitana.

Ciro Barile allenatore Forio
Ciro Barile, il primo in piedi a sinistra, quando era allenatore del Forio.

Ma la carriera da allenatore di Barile non è segnata solo dall’Ischia: nella stagione 1965-66 è sulla panchina dell’Isolaverde, centrando la salvezza; nell’annata successiva 1966-67 è alla guida dell’Aenaria conquistando il decimo posto in Prima Categoria attraverso un gioco piacevole e veloce (da segnalare la presenza del bomber Illiano, ex Ischia). È con i lacchesi anche nella stagione successiva, entra in campo anche in tre occasioni, conquista l’ottavo posto nella nuova Promozione (che sostituisce la Prima Categoria) e fa debuttare un giovanissimo Enzo Patalano. A chiudere il triennio un ottimo sesto posto nella stagione 1968-69. Infine, nella stagione 76-77, nella prima parte del 77-78 (dimissionario dopo 7 giornate) e nel 79-80 (in coppia con Salvatore Di Meglio) allenerà il Forio in Promozione.

LA CARRIERA DI CIRO BARILE

STAGIONE SQUADRA SERIE PRESENZE RETI
1947-48 AS ISCHIA 1a DIVISIONE 9 5
1948-49 GIOIESE PROMOZIONE 13 9
1949-50 CASERTANA PROMOZIONE 21 4
1950-51 CASERTANA SERIE C 33 22
1951-52 CASERTANA SERIE C 31 6
1952-53 CASERTANA SERIE D 8 2
1953-54 CASERTANA PROMOZIONE 15 6
1954-55 AS ISCHIA PROMOZIONE 25 18
1955-56 AS ISCHIA PROMOZIONE 26 8
1956-57 AS ISCHIA PROMOZIONE 29 5
1957-58 AS ISCHIA DILETTANTI (V livello) 24 14
1958-59 AS ISCHIA DILETTANTI 18 9
1959-60 AS ISCHIA 1a CATEGORIA (V liv.) 11 2
1960-61 ISCHIA BAGNOLESE SERIE D (IV livello) 11 2
1961-62 AS ISCHIA 1a CATEGORIA (V liv.) 8 /
1962-63 AS ISCHIA 1a CATEGORIA 8 1
1963-64 AS ISCHIA 1a CATEGORIA 1 /
1967-68 AENARIA PROMOZIONE (V liv.) 3 /

FONTI:

“STORIA DEGLI SPORTS ISOLANI” DI PIETRO FERRANDINO
“QUELLA PARTITA DI PALLONE, IL CALCIO A FORIO” DI LUIGI CIOFFI
“LACCO AMENO, IL CALCIO DALLE ORIGINI AL 1970” DI P. FERRANDINO
LA RASSEGNA D’ISCHIA
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CASERTANAFC.IT