La caccia alla balene ha avuto, a sorpresa, anche qualche episodio in Italia. Uno, nello specifico, avvenne addirittura a Ischia. Come si legge su ‘L’Unità’ del 17 novembre 1953, alcuni pescatori isolani riuscirono a catturare una balena nel tratto di mare a largo di Sant’Angelo. Ai piedi del caratteristico isolotto nel comune di Serrara Fontana, il 16 novembre di quell’anno il diciannovenne Michelino Barricelli avvistò il cetaceo in un punto profondo circa 30 metri.
Un’incredibile (e cruenta) storia di astuzia a Sant’Angelo
Il vogatore portava l’imbarcazione a remi sopra la balena e quindi procedeva a tutta forza verso riva, in maniera tale che il mammifero la seguisse. Così avvenne e poco dopo la balenottera si ritrovò sulla spiaggia di Sant’Angelo, a pancia in su, venendo poi finita a colpi di piccone. Una storia d’astuzia e abilità, che magari farà rabbrividire qualcuno ma che ci mostra un’altra faccia dello scoglio isclano nel secondo dopoguerra. Uno scoglio che fu incredibilmente protagonista di una insolita caccia alle balene.
La caccia alle balene a Ischia, la (breve) notizia fa il giro del mondo
La notizia – seppure breve – venne ripresa in Italia, soprattutto da giornali locali come Il Mattino, ma anche all’estero. Sensibile al tema si dimostrò soprattutto l’Australia, a testimoniarlo i trafiletti sul Sunday Times di Perth del 20 dicembre 1953 (intitolato “Saw Naples and Died”) e sul Sun-Herald di Sydney del 13 dicembre (il titolo scelto fu “Fury led to a whale’s death”).
La caccia alle balene oggi. Ischia non c’è, ovviamente…
Partiamo da una considerazione che può sembrare ovvia: a Ischia non è in voga la caccia alle balene, anzi possiamo affermare che quello avvenuto nel 1953 fu un episodio isolato. Non si può dire lo stesso, però, per il resto del mondo: nonostante le battaglie di Greenpeace e i divieti vigenti in moltissimi paesi, la caccia alle balene è una pratica molto diffusa in nazioni come Giappone e Norvegia.