John Field, il “maestro” di Chopin che si curò a Ischia

Ischia, l’isola amata da artisti e personaggi famosi. Non sorprende, così, che tra i musicisti che si sono ritemprati sullo scoglio isclano ci sia anche una personalità di rilievo come John Field (Dublino 1782 – Mosca 1837). Parliamo di un compositore e pianista di culto, considerato l’inventore dei notturni, genere il cui interprete principale fu Fryderyk Chopin. Quest’ultimo non ha mai nascosto che Field fu una delle sue principali fonti di ispirazione.

Ma cosa lega il musicista irlandese all’isola verde? Come nel caso dell’altro compositore Gioachino Rossini, John Field si recò a Ischia per godere di terme e aria pulita, alla stregua dei turisti che ormai da un secolo popolano la località campana in estate e non solo.

L’arrivo di Field sull’isola verde: una vacanza rigenerante

John Field notturni musica Ischia

John Field fu a Ischia a cavallo tra maggio e giugno 1834. Il musicista veniva da nove mesi durissimi in un ospedale a Napoli: dalla metà degli anni ’20 dell’Ottocento soffriva di problemi pesanti all’intestino e la situazione precipitò durante una tournée nella città partenopea. Dopo un periodo tanto stressante, l’inventore dei notturni venne portato a Ischia da una famiglia russa, i Rakhmanov, a conti fatti dei mecenati che finanziavano da lungo tempo il musicista nato a Dublino.

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Le sorgenti fecero il loro dovere: Field rimesso a nuovo dopo nove mesi difficili

La vacanza sull’isola verde diede gli effetti sperati. A testimoniarlo uno stralcio della biografia di Field scritta dal musicologo Patrick Piggott, pubblicata nel 1973:

Le sorgenti termali di Ischia erano a quei tempi e sono ancora oggi considerate una panacea per quasi tutte le malattie conosciute. Le acque si sono rivelate benefiche, ma soprattutto lo furono la bellezza e l’aria meravigliosa, così rinfrescante dopo l’atmosfera torrida di Napoli. Tutto ciò calmò lo spirito e rafforzò il debole corpo di Field”.

Dopo il pernottamento sull’isola, Field andò a Venezia con i Rakhmanov. Il compositore si spostò poi a Vienna (dove tenne le ultime esibizioni) e infine a Mosca: morì nella città russa per una polmonite, il 23 gennaio 1837.

John Field, il “maestro” di Chopin che si curò a Ischia
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