La musica a Ischia ha conosciuto il suo periodo d’oro tra gli anni ’50 e ’60, incrociando il suo destino anche con un gruppo rock storico come i Nomadi. In quei decenni erano personaggi chiave come Mina, Renato Carosone, Peppino Di Capri a popolare i locali dell’isola verde. Protagonisti con loro, chiaramente più defilati, anche i primi complessi musicali formati interamente da ischitani, sotto le luci dei riflettori grazie ai loro celebri colleghi. Tra queste band “made in Ischia” ne spiccava una dal nome celebre: i Nomadi, per l’appunto. Ebbene sì, prima del gruppo noto per “Io Vagabondo” a portare questo nome era proprio un complesso ischitano.
Musica a Ischia, come nascono i Nomadi
Nel libro “Questi sono i Nomadi e io sono Beppe Carletti”, è proprio il leader della band a raccontare come si arrivò alla celeberrima denominazione. “All’epoca imperversavano gruppi che si erano dati nomi stranieri, alcuni persino di difficile pronuncia. Ecco, io ne cercavo uno che mia madre potesse ripetere senza imbarazzi, senza difficoltà. Poco prima, mi pare fosse la metà del 1961, a Ischia si era sciolta una piccola band il cui nome si adattava a meraviglia a ciò che avevo in mente: Nomadi”.
Nello specifico, il complesso ischitano aveva appena annunciato la cessazione delle attività e, con l’arrivo del sassofonista Gualberto Gelmini, Carletti e gli altri ne approfittarono per abbandonare il nome “I Monelli”, adottandone uno più maturo. Un nome che è entrato nella storia della musica italiana e che deve i suoi natali all’isola nota per la ‘Ndrezzata.