Rossini a Ischia nel 1817: “Un’isola noiosissima ma le terme…”

Tra i tanti personaggi che hanno segnato la storia di Ischia c’è – un po’ a sorpresa! – anche il celebre compositore Gioachino Rossini (Pesaro 1792 – Passy 1868). Tra le chicche consultabili nell’archivio online della Biblioteca della Fondazione G. Rossini di Pesaro, ecco spiccare la lettera ischitana che il musicista marchigiano inviò nel luglio del 1817 alla madre Anna Guidarini.

Giovanissimo, appena 24enne, il pesarese raccontò la sua vacanza sull’isola verde: noto già all’epoca per il Barbiere di Siviglia, il compositore giudicò Ischia un “posto noiosissimo“, a testimonianza di un territorio ancora lontanissimo dal boom economico e turistico degli anni ’50 del Novecento. Una località poco accogliente, insomma, ma comunque segnata da eccellenze che nemmeno un critico Gioachino Rossini poteva ignorare: non a caso, nella lettera successiva inviata sempre alla madre, il compositore non nascose che solo grazie alle cure presso le terme di Ischia riuscì a superare una serie di acciacchi fisici che lo tormentavano da tempo.

Le lettere di Rossini a Ischia

Sono due le lettere che legano l’illustre artista allo scoglio isclano: entrambe indirizzate alla madre Anna Guidarini, inviate a luglio e agosto 1817. Nella prima da segnalare un’indicazione siginificativa: “Dirigete le lettere a Napoli perché qui non c’è posta“, a testimonianza dei tipici disagi delle piccole località del sud Italia nel 19esimo secolo.  

Lettera Gioachino Rossini a Ischia
L’inizio della lettera di Rossini, in cui il compositore parla di “posto noiosissimo”

Di seguito una parte della lettera del 29 luglio 1817, scritta proprio a Ischia:

Carissima madre

Eccomi ad Ischia, paese noiosissimo ma la società della Colbran e degli amici che abbiamo in casa ci fa passare meno male il tempo. Io bevo acqua e faccio bagni per il mio maluccio. Fra pochi giorni sarò sano come un pesce . Ho principiato l’Armida, il soggetto è bello voglio sperare che pure la musica sarà tale.


Nel documento successivo ad interessarci è l’incipit in cui, nei fatti, il musicista pesarese riabilitò l’isola verde certificando le proprietà curative delle sue acque termali. La lettera del 9 agosto 1817 fu scritta invece a Napoli:

Carissima madre

Quantunque non scrivo da qualche tempo, nella lettera pure voglio darvi conto della mia salute che dopo i bagni d’Ischia è perfetta

Opera d'arte Marstrand a Ischia 1850
Wilhelm Marstrand (1850 circa) En dans i det fri på Ischia

Gioachino Rossini a Napoli e Ischia

Fu un periodo importantissimo per Rossini, che nel 1817 passò numerosi mesi nella città di Napoli. Si spiega così la sua presenza a Ischia con la soprano spagnola Isabella Colbran. Proprio in quei giorni il compositore lavorava all’Armida, opera presentata l’11 novembre 1817 al Teatro San Carlo di Napoli

Rossini a Ischia nel 1817: “Un’isola noiosissima ma le terme…”
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