Ancora un piccolo episodio che racconta un pezzo interessante della (micro) storia dell’isola di Ischia. Questa volta dobbiamo tornare con la memoria agli inizi degli anni ’40, quando lo scoglio isclano e l’Italia erano sotto il governo della dittatura fascista. L’episodio che raccontiamo vede protagonisti due giovani ischitani, Antonio Buonocore
4 Novembre 1921, come Ischia celebrò i caduti per la patria
Istituita nel 1919 – unica festa nazionale che ha attraversato età liberale, fascismo e Italia repubblicana* – la Giornata dell’Unità nazionale e delle forze armate è festeggiata da quasi un secolo, ogni 4 novembre, anche sull’isola d’Ischia. In queste tre fotografie storiche tratte dal sito Internet Culturale, viene documentata la
Ponza, la prima “isola prigione” di Benito Mussolini
Il Duce rimase sull’isola per dieci giorni, a partire dal 28 luglio 1943. Dove era imprigionato, ora sorge una pensione Nel corso della storia anche Ponza, come Ischia, è stata utilizzata come luogo di confino degli oppositori politici. Un ruolo, questo, occupato dall’isola laziale specialmente nel XX secolo, con il
La culla degli ultimi giorni: la famiglia Mussolini a Forio
I Mussolini a Ischia, una storia che non può essere ignorata. Sul tema, il 13 Ottobre 1946, usciva sul Palm Beach Post un ispirato articolo di Frank Brutto, inviato in Italia per il giornale statunitense. Il giornalista inizia descrivendo una Forio bianca e assolata, “più simile a un villaggio africano
Anni ’20: violenze e censure fasciste a Ischia
Il Fascismo ha mostrato anche a Ischia le sue contraddizioni. Da un lato gli interventi sul territorio (le infrastrutture, l’istituzione dell’EVI nel 1939), dall’altro censura e violenze già nei primi anni di dittatura. Illuminanti in questo senso una serie di vecchi articoli di giornale apparsi su L’Unità e il Corriere della