Fulmine colpisce Chiesa del Soccorso
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Grande spavento a Forio. Un fulmine ha colpito oggi (11 settembre 2014) la Chiesa del Soccorso, uno dei luoghi più conosciuti e visitati dell’isola verde. Sono stati danneggiati il campanile e la Cappella del Crocifisso, con un’importante caduta di calcinacci soprattutto all’esterno, nei pressi del sagrato. Fortuna ha voluto, alla luce soprattutto del tempo avverso, che sul luogo – frequentatissimo durante tutto l’anno – non ci fosse nessuno. Il fatto è avvenuto nel primo pomeriggio, testimoni dei turisti che si trovavano nel piazzale antistante alla suggestiva Chiesa: alcuni di loro, a causa dell’incredibile boato del fulmine e di quella che a tutti gli effetti sembrava una scossa, hanno pensato in un primo momento ad un terremoto, magari anche condizionati dalla storia dell’isola, spesso vittima di catastrofi naturali nei secoli scorsi. È bastato poco, però, per rendersi conto che si trattasse di un fenomeno meteorologico: sono stati così contattati i Vigili del Fuoco, che – giunti sul posto alcuni minuti dopo – hanno ricostruito la dinamica dell’incidente: il fulmine ha perforato la guglia del campanile diramandosi poi, tramite la linea elettrica, nel sotto tetto della Cappella del Crocifisso, che ha riportato solo un piccolo foro (fortunatamente non sono stati riscontrati danni sulla Croce lignea con il Cristo, risalente al cinquecento).
I danni più importanti, in definitiva, li ha subiti la rete elettrica, completamente saltata: per questo si è reso necessario l’intervento dei tecnici dell’Enel per il ripristino dell’impianto (medesimi problemi li ha riportati l’attiguo ristorante ‘Umberto a mare’, che è dunque rimasto senza luce). Dopo i primi rilievi del caso, i vigili del Fuoco – sul posto con Polizia municipale, esponenti e tecnici del comune di Forio e Don Pasquale Mattera, responsabile della Chiesa – hanno rimosso l’antico pinnacolo superiore, completamente in pietra, per evitare ulteriori crolli. Per il momento la zona del sagrato sottostante il campanile e l’ingresso alla Chiesa sono stati interdetti, per consentire nella giornata di domani un sopralluogo di architetti e ingegneri, così da pianificare una serie di interventi veloci per il ripristino dei luoghi. Da subito si interverrà a protezione del campanile con un telo impermeabile, così da evitare infiltrazioni e possibili nuovi crolli. Contattati in serata, al termine dell’operazione, i pompieri si sono detti fiduciosi: dal momento che i danni sono stati limitati (non sono state riscontrate crepe con conseguente pericolo di allargamento), la Chiesa potrebbe essere riaperta già in questa settimana e, presumibilmente, sarà interdetto solo il lato sinistro del sagrato. Tirano, dunque, un sospiro di sollievo i tanti fedeli ischitani, devoti della Madonna della Neve, che subito hanno pensato al classico «cattivo segno». Con loro i turisti che fanno tappa fissa nella suggestiva Chiesa, per ammirare i tanti ex-voto di marinai, e le tante coppie che scelgono il Soccorso per celebrare il proprio matrimonio. Non è la prima volta che un luogo sacro ischitano è «bersaglio» di un fulmine: nel settembre del 2010 vittima designata fu il campanile della Chiesa di San Rocco, a Barano, che venne danneggiato in maniera irreparabile.